Da "Gazzetta del Sud" del 22.07.2010 leggiamo l'articolo dal tittolo "Ci continuano a trattare come "buddaci" di Lucio D'Amico.Prendiamo le parti più interessanti dell'articolo. "Chi lo ha detto che tutto debba scivolare sulla pelle, già abbondantemente scottata, dei messinesi? La vicenda Ente porto-Zona falcata, purtroppo, riassume compiutamente la volontà di soggetti esterni alla città – in questo caso la Regione siciliana – di condizionare le sorti future di Messina, senza tenere in alcun conto le esigenze della comunità locale. Quanto sta emergendo in queste ultime settimane conferma che siamo in presenza di una politica volta a danneggiare gli interessi messinesi, con beffarda pervicacia e un'apparente schizofrenia di atti e comportamenti, che in realtà nasconde una logica ben precisa.
Alla Regione non è mai importato un fico secco di quanto avveniva all'interno della Falce. ...............Ora basta davvero, chi lo ha detto che i "buddaci" non possano un giorno diventare "cattivi", ribellandosi ai poteri centralisti e ai falsi autonomismi?".
Allora cara Gazzetta del Sud questo blog ha dimostrato come specie storicamente ,linguisticamente, sociologicamente i siciliani non abbiano niente a che spartire con i messinesi.Massimo rispetto per i siciliani e per la loro identità, ma diversi, diversissimi da noi.Ed allora di che stupirsi se ci trattano da dominatori?
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1 commento:
Il vero problema di Messina su i babbi comu a tia! Scimunitu e biestia!
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