venerdì 30 maggio 2008

Riina (Palermo) e Santapaola (Catania) made in Sicilia




Se andate all'estero nel posto più sperduto e dite "Palermo" - "Catania" - "Sicilia" etc Vi sarà detto "Mafia, Riina, Santapaola". Sono i siciliani (non i messinesi) ad avere partorito Riina (Palermo) e Santapaola (Catania). Se chiedete all'estero o anche in Italia circa un mafioso messinese nessuno Vi saprà rispondere. Solo qualcuno più avveduto (ma davvero molto molto informato) vi potrebbe citare solo un mafioso della provincia di Messina (quindi non nato a Messina) che sta a Messina, o siciliano (quindi non nato a Messina) che sta a Messina, o un esponente della ndrangheta della provincia di Reggio Calabria che sta a Messina. Tranne qualche trascurabile messesinese, "infettato" dalla mafia siciliana, nessun mafioso importante è nato a Messina. Ci sarà un motivo per cui abbiamo saputo resistere dall'infezione mafiosa o no?

ps: devo dire che anche Ragusa ,anche se a differenza di Messina è al 100% è una città siciliana, è una città quasi del tutto immune dal fenomeno mafioso.

giovedì 29 maggio 2008

Un siciliano alla guida di Messina e la città si riempe di spazzatura.Basta con i siciliani.Rivogliamo un messinese!


E' bastato che un commissario siciliano , Sig. Dott. Gaspare Sinatra, prendesse la guida di Messina per vedere la città piena di rifiuti. Ecco cosa accade quando la città viene data in mano ai siciliani. Rivogliamo un sindaco messinese.

Quando Mourinho diceva che per andare a Palermo avrebbe avuto bisogno delle Guardie del corpo..


Il neoallenatore dell'Inter quando era allenatore del Chelsea ha paragonato la trasferta che la sua squadra doveva affrontare ad Oporto (sua ex squadra, da cui è scappato in maniera non felicissima) come una visita a Palermo. «Se ho bisogno di quattro o cinque guardie del corpo per la trasferta contro il Porto? Direi di sì. Se ti rechi a Palermo, penso che ne avresti bisogno». Cosa era accaduto ad Oporto ?Il Porto fu la rivelazione del 2004 avendo vinto il campionato portoghese e soprattutto la coppa dei campioni europea. Mourinho cominciò ad essere corteggiato dal magnate russo proprietario del Chelsea (Abramovich) e nella sera della vittoria della finale di coppa ormai Mourinho era visto come ex-tecnico. Chi ha seguito la partita ricorderà sicuramente l’atteggiamento del tecnico che non festeggiò con la squadra la grande vittoria ottenuta. All’epoca si disse che Mourinho stesse già pensando al Chelsea, ma poi lui stesso dichiarò che non festeggiò a causa delle minacce di morte che gli erano giunte nella settimana antecedente la partita finale. Le minacce di morte erano dovute al "tradimento" del tecnico che, dopo un periodo splendido in Portogallo, sarebbe passato a giorni sicuramente alla guida del Chelsea. Adesso ci chiediamo: Mourinho ha generalizzato. A Palermo ci sono anche le persone perbene però indubbio che la Mafia è nata a Palermo (fino ad irradiarla non solo in tutte le città siciliane ma anche a Messina ed in tutto il resto dell'Italia e del Mondo).Messina non è Sicilia.

martedì 27 maggio 2008

Accoltellato dal padre perchè gay:Palermo non solo città in cui ci sono mafiosi, ma anche città da comportamenti medievali


Accoltellato dal padre perchè gay e perchè quindi portava "disonore e vergogna". Non è roba da medioevo ma è accaduto a Palermo. Quindi Palermo non è solo città in cui sembrano pullulare i mafiosi, ma anche città in cui accadono ancora fatti di questo tipo.Poteva accadere anche a Catania , Agrigento e comunque in tutte le città siciliane. A Messina non sarebbe accaduto ciò che è accaduto in Sicilia.Messina non è Sicilia.

lunedì 26 maggio 2008

Un sogno che diventa realtà.Anche Lombardo non inserisce alcun messinese nella sua giunta.Messina non è Sicilia.


E' con grande soddisfazione che diamo la notizia che NESSUN MESSINESE è presente nella Giunta "Lombardo". Finalmente un altro tassello verso il distacco (fisico) dei messinesi dai siciliani e dai loro enti rappresentativi. L'ultima situazione che obbligava i messinesi ad una "coabitazione coattiva" con i siciliani è saltata e ne siamo lieti.

Ecco la giunta dei siciliani (quindi nessun messinese)


Massimo Russo (MAZARA DEL VALLO) e Giovanni Ilarda (PALERMO) che insieme con il prof. Giovanni la Via (CATANIA) sono i tre 'tecnici'. Gli altri assessori: Antonello Antinoro (PALERMO)(Udc), Titti Bufardeci (Pdl-Fi) (SIRACUSA), Michele Cimino (Pdl-Fi) (PORTO EMPEDOCLE) , Roberto Di Mauro (Mpa) (AGRIGENTO) , Luigi Gentile (Pdl-An) (AGRIGENTO), Pippo Gianni (Udc) (SOLARINO), Carmelo Incardona (Pdl-An) (RAGUSA), Francesco Scoma (Pdl-Fi) (PALERMO) e Pippo Sorbello (Mpa) (MELILLI).


Dopo la figura ridicola di ieri allo stadio si dimettano i cd "capiclubs".

Dati certi. 3.300 presenti ieri allo stadio di cui 600 leccesi. Quindi 2.700 spettatori di Messina. Attendiamo che si dimettano i cd "capiclub" dopo il disastro di ieri. Prezzi stracciati, pubblicità a go go sui quotidiani per poi avere solo 2.700 spettatori messinesi. Le Tv locali hanno raggiunto il ridicolo cercando di convincere gli spettatori da casa che c'erano stati molti tifosi allo stadio. Inquadrature sul pezzo di curva occupata dagli ultrà e niente più.Gli immensi spazi vuoti allo stadio per le tv locali non sono esistiti.
Stiamo allestendo il blog wmessinacontrofranzacoppolagasparin per dare voce a chi ama il Messina e la città di Messina e quindi contrasta Franza ed i suoi "amici". Cercheremo di finire al più presto il blog perchè ormai il forum biancoscudati.it sembra l'agenzia di stampa di Franza e della triplice Franza -Coppola-Gasparin. Non ci spieghiamo altrimenti come su http://www.biancoscudati.it/home/ (forum ove viene praticamente bannato chi parla male di Franza come il sottoscritto) si possa inserire il comunicato stampa di colui il quale è riuscito non solo a raggiungere il record negativo (mai raggiunto da alcuno in Serie A) di due retrocessioni consecutive dalla Serie A, ma che quest'anno ha portato la squadra di calcio, nella qualità di presidente, ad uno dei più ridicoli campionati della storia della città di Messina. Ben 6 sconfitte in casa, quasi tutte sconfitte fuori casa, carterve di gol avuti in casa e fuori, attacco da CND. Coppola, il quasi "pensionato" a Messina (con un contratto pluriennale) ieri si è fatto anche ammonire e quindi diffidato (guarda caso) non dovrà andare in trasferta a Rimini. Che sacrificio, vero? Gasparin , pensando di avere a che fare con molta gente con l'"anello al naso", sta prendendo in giro. Ma chi lo vuole? Sappia il signor Gasparin che non tutti hanno l'anello al naso, non tutti cantano per 10 minuti di continuo per una squadra ridicola da c6. Dei 2700 tifosi allo stadio solo una parte si è comportata così. Gli altri sono rimasti per fortuna dignitosi e disgustati di fronte all'ennesima disonorevole sconfitta interna. Comunque la stragrande maggioranza dei cittadini messinesi ha diseratato lo stadio snobbando anche Lei caro sig. Gasparin e dimostrando che Lei può prendere in giro solo una infinitesima parte della tifoseria.Diciamo quella "meno avveduta". Noi non abbiamo l'anello al naso. Vada a Vicenza (non qui) a chiedere ai tifosi di andare allo stadio con una quadra da c6. E' ora di ricominciare per il Messina e quindi contro Franza-Coppola-Gasparin.

domenica 25 maggio 2008

Grande prova dei cittadini messinesi che disertano lo stadio e rimandano al mittente i subdoli "inviti" del trio Franza-Coppola-Gasparin.

Quanto prima in rete il nuovo blog wmessinacontrofranzacoppolagasparin
Grande prova di carattere dei cittadini di Messina che disertando lo stadio hanno rispedito al mittente gli inviti del trio Franza - Coppola - Gasparin. Il primo che pensava di sfruttare la buona fede dei cittadini di Messina attraverso i quali intendeva "fare lobby" contro i politici cittadini per avere facilitazioni per i propri interessi egoistici imprenditoriali. Solo gli stupidi, o chi stupido non è ma lo fa per interesse, pensano che Franza ha interesse a tutelare la squadra di calcio. Franza non lascerà la squadra finchè non gli daranno il "progetto" di cui tanto si parla. Attraverso campionati anonimi cercherà di utilizzare qualche "stupidello" per fare pressione sui politici. Il secondo è ormai quasi un "pensionato" a Messina che si è guadagnato un contratto pluriennale dopo che tutti ricordiamo come sia stato uno di quelli che ha contribuito al disastro del Messina delle ultime stagioni (compresa retrocessione in serie B). Il terzo è sicuramente il più cinico ed insopportabile. Lo ricordiamo ancora quando in una trasmissione televisiva , ad una precisa affermazione secondo cui "i messinesi sono come i veneti", replicò con un "Non proprio!". All'ultima conferenza stampa ha pensato bene di subordinare la propria presenza il prossimo anno al fatto che i tifosi fossero stati presenti allo stadio. Ebbene, i tifosi non c'erano nella misura prevista per cui ci attendiamo che questo signore lasci Messina ed i Messinesi. Se lo farà nessuno lo prenderà perchè nessuna società lo vuole. Il tempo mi darà ragione. Gli "stupidi" (o quelli che preferiscono farsi vedere stupidi) con l'anello al naso credono che questo signor Gasparin possa trovare un'altra squadra.Ricordiamo tutti come questo signore negli ultimi anni fosse stato solo un funzionario-dirigente della FGCI (non era quindi direttore sportivo di alcuna squadra).Ed adesso si permette di porre gli "aut aut", utilizzando squallidi sistemi quali quelli di sfidare i tifosi di Messina a venire allo stadio comparando la situazione a quella di Reggio Calabria (in serie A). Per questo daremo il via ad un blog "wmessinacontrofranzacoppolagasparin". Seguite le news su questo blog e vi daremo nei prossimi giorni l'indirizzo del nuovo blog che intende smascherare tutte le ipocrisie, e sotterfugi calcistici che i tifosi "sempliciotti" non riescono (o meglio non vogliono) capire. A presto. Oggi Messina ha ricominciato a diffidare di chi (Franza- Coppola -Gasparin) pensa che i messinesi siano stupidi.ps: ricorderete tutti come il sottoscritto avesse previsto a settembre un campionato da c6 (con una squadra di c6 in primis una nullità calcistica come Biancolino Raffaele). Ebbene è accaduto peggio di quello che pensavamo. Il Messina ha continuato per tutta la stagione a prendere caterve di gol e sconfitte (oltre che di prove vergognose) ovunque scivolando nella parte bassa della seconda parte della classifica. Per la cronaca altri tre gol sul groppone del Messina (uno per ogni migliaio di spettatori presenti; un disastro di presenze e di risultato)

Possibile nuovo caso di "Lei non sa chi sono io!" Parlamentare MPA inveisce contro i vigili. Guarda caso anche lui non è nato a Messina.

Ancora persone non nate a Messina che avrebbero imbrattato il buon nome della città di Messina e dei Messinesi. Secondo quanto si legge su http://www.normanno.com/articolo.php?id=2008-05-15-0720 nell'articolo "INVEISCONO CONTRO I VIGILI CHE LI MULTANO PER SOSTA VIETATA. LO MONTE E CONSORTE DENUNCIATI" . "Parcheggiano davanti ad un passo carrabile e se la prendono con gli agenti di polizia municipale pronti a staccare la contravvenzione. Denunciati l'esponente dell'Mpa e la moglie .Si sono rifiutati di esibire i documenti ai vigili urbani che li stavano multando perché la loro auto ostruiva un passo carrabile." Ne è seguito querela per resistenza, minacce, ingiurie e rifiuto di esibire i documenti. Oltre ovviamente alla multa per sosta davanti ad un passo carrabile. "A chiedere l'intervento dei vigili urbani è stato un vicino di casa dell'esponente dell'Mpa, che si è visto ostruire il passo da un veicolo. Gli agenti hanno staccato la multa, ed hanno scoperto chi era il proprietario dell'auto malamente parrcheggiata: si trattava di una signora residente nel palazzo di fronte che, alla vista dei vigili, si è affacciata in balcone ed ha cominciato ad urlare contro di loro e contro il titolare del passo carrabile. A quel punto gli agenti hanno chiesto alla signora di scendere ed esibire i documenti. La donna si è rifiutata, ha continuato a lanciare improperi a desta e manca ed ha richiamato il marito".Ovvero Carmelo Lo Monte del Movimento Politico per l'Autonomia.Per correttezza dobbiamo dire che l'On. Carmelo lo Monte ha inviato qualche giorno dopo una lettera alla "Gazzetta del Sud", giornale cittadino, con la quale sembra scusarsi dell'accaduto. Siamo andati subito a verificare dove è nato l'On. Carmelo lo Monte. http://www.camera.it/cartellecomuni/leg16/include/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d301477&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml%2Easp&position=Deputati\La%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati/Composizione/SchedeDeputati/SchedeDeputati.asp%3Fdeputato=d301477&Nominativo=LO%20MONTE%20Carmelo
E' nato a Graniti, non a Messina città. Ancora una volta diciamo: se davvero si sono svolti così i fatti, ne abbiamo piene le scatole di soggetti ,non nati nella città di Messina, che traghettano nella città di Messina partiti politici siciliani e sicilianisti e quindi contro Messina e contro i Messina. Per fortuna l'orgoglio messinese è stato salvato dai vigili urbani ,nati a Messina, che hanno fatto rispettare le regole.Messina deve tornare a chi è nato in città.
ps:ancora contro il partito sicilianista MPA

martedì 20 maggio 2008

Stadio di Catania come il bronx nella partita Catania Roma: tutte le città siciliane dovrebbero stare fuori dalle serie professionistiche



Il finestrino del bus della Roma rotto prima della partita. Giornalisti a bordo di taxi insultati e quasi malmenati dai siciliani di Catania. Forze dell'ordine inesistenti come denuncia Franco Ordine il giorno dopo su "Il Giornale". Anche l' USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana) denuncia tutto. Migliaia di persone ai bordi del campo (chi le ha fatte entrare?) durante gli ultimi minuti quando la Roma vinceva e quindi quando il Catania stava scendendo in serie B. Come per caso la Roma sembrava poi voler "fare pareggiare" il Catania. Tutti contenti? Eh no: Ecco Daniele de Rossi capitano della Roma: "A me domenica scorsa la lega calcio non fece entrare mia figlia per il giro d'onore, oggi intorno al terreno di gioco c'erano duemila persone". E poi Mexes :"Non ho mai visto un ambiente così caldo".Ancora il Presidente dell'Empoli: " A Empoli abbiamo una cultura sportiva più radicata.Non so se convenga più questo atteggiamento o i sassi lanciati contro il pullman degli avversari come a Catania. A giudicare dalla salvezza dei siciliani forse hanno ragione loro". Bruno Conti, ex giocatore della Roma e oggi dirigente dei giallorossi, racconta l'inferno che ha vissuto il team di Spalletti a Catania: «Ci hanno fatto di tutto -- racconta Conti -- Cazzotti, sputi, lancio di verdure e di sassi al pullman. Non si può giocare una partita di calcio, pensando che si rischia di non uscire dello stadio». I fatti di Catania, dove i giocatori romanisti sono stati minacciati dai tifosi e dagli addetti allo stadio Massimino, («Se non ci fate segnare voi non tornate a Roma»), ha convinto la Federazione ad indagare. Ed il giornalista aggredito Lo Monaco? «II vero scandalo del pomeriggio catanese sta in quel che è accaduto all'interno dello stadio. Nel comportamento irresponsabile di molti giocatori (scorretti e teatrali nelle loro proteste sempre ingiustificate all'inizio, vergognosi per le pressioni della ripresa ai loro colleghi giallorossi con le richieste di lasciarli pareggiare), nelle violente reazioni dei tifosi della tribuna che hanno costretto i dirigenti della Roma a lasciare l'impianto in anticipo), nell'incivile atteggiamento delle decine di inservienti a vario titolo fatti entrare a bordo campo per minacciare con il gesto del taglio della gola giocatori e panchinari della Roma, nell'indegna leggerezza con cui sono state assegnate le casacche da steward a personaggi la cui principale occupazione è stata quella di far scavalcare i tifosi della curva nella parte finale della gara e di nasconderli poi alla vista di chissà quali forze dell'ordine facendoli accucciare dietro i cartelloni pubblicitari». Poi ci si lamenta se i messinesi sono razzisti verso i siciliani....Sarebbe ora che a tutte le squadre siciliane venisse impedito di partecipare alle serie professioniste. Si potrebbe quindi dare spazio a città civili come Messina o Empoli dove questi fenomeni quasi paramafiosi non esistono e non sono mai esistiti.

giovedì 15 maggio 2008

Sparatorie ed omicidi a Messina (ma nessuno è messinese)

Un'altra parte del libro "Le mani sull'università" a cura del "Comitato messinese per la pace e il disarmo unilaterale" a pg 19. Come noterete omicidi, sparatorie e ferimenti. Unico punto in comune:nessuno è cittadino di Messina.
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Il 10 dicembre 1995 c'è il primo morto. Antonio Raffaele Sciarrone, 31 anni, studente di Medicina, proveniente da Gioia Tauro. Le tre di notte in una villetta di Casabianca, sul versante tirrenico a pochi chilometri da Messina. I tre sicari entrano sfondando la porta. Sparano con una calibro 22 (come nella gambizzazione di De Vero), Sciarrone muore subito. Gli assassini si rendono conto che nell'appartamento c'è una seconda persona: è Paolo Marino, studente di Economia e commercio, proveniente da Parghelia (Vibo Valentia). I tre gli sparano due volte: i proiettili sono finiti e Marino è ancora vivo. Uno dei killer prende un coltello da cucina e colpisce ripetutamente la vittima. Marino si finge morto, i tre se ne vanno, quindi lo studente si trascina sanguinante a bordo della sua Fiat Panda e raggiunge l'ospedale Margherita.Nell'abitazione sono stati ritrovati 150 grammi di marijuana, che hanno fatto pensare ad un delitto maturato nell'ambito dello spaccio di droga. L'ipotesi non è stata confermata.

Anche il settore vigilanza è stato oggetto di intimidazioni verificatisi in questi ultimi anni all'interno dell'ateneo. La notte dell'8 dicembre 1995, veniva gravemente ferito da un proiettile 7 e 65 uno dei metronotte in servizio presso la cittadella sportiva universitaria del Cus all'Annunziata, periferia nord della città. Un secondo metronotte rimaneva miracolosamente illeso. Nella stessa notte dell'Immacolata una bomba esplodeva ad Economia e commercio. E la sera precedente, quattro colpi di pistola erano stati esplosi contro l'auto di uno studente calabrese.La serie sembra non aver fine: il 16 aprile 1996 vengono bruciate le persiane dell’abitazione di Francesco Scalise, 27 anni, da Policastro (Cz), iscritto alla facoltà di Giurisprudenza. L’abitazione si trova in via del Bufalo, nel centro di Messina.

Sempre di notte, tra il 5 ed il 6 luglio 1996, arriva un altro incendio. L'Istituto di diritto privato della facoltà di Giurisprudenza, nei pressi dell'Orto botanico, viene distrutto dalle fiamme. E' l'una, alcune persone si introducono nei locali dell'istituto e appiccano il fuoco ad una catasta di libri. Volumi e riviste, sedie e computer: tutto bruciato. La dinamica dell'attentato ed in particolare il mancato ritrovamento di segni di effrazione fanno pensare a persone pratiche del luogo.

Il 10 luglio, "Giuseppe" è in difficoltà. Giuseppe è uno studente calabrese che ha problemi con gli esami. Gli amici lo rincuorano: "Ci pensiamo noi". Forse Giuseppe si è rivolto a pagamento a persone specializzate in questo servizio. La cosa certa è che il prof. Giuseppe Romeo, docente di Chimica organica alla facoltà di Farmacia, ha subito l'ennesima intimidazione ad opera di due studenti calabresi, fuori corso ad Economia e commercio. I due lo hanno aspettato sotto casa, e lo hanno invitato a favorire l'amico con una bella promozione. "Fallo passare, se vuoi stare tranquillo".Romeo avverte i carabinieri, quindi va a tenere gli esami. La giornata si conclude con la visita di due militari in borghese; le interrogazioni sono terminate e Romeo può raccontare i particolari delle minacce. Escono dalla facoltà, entrano in un bar. Qui incontrano ancora i due "studenti", che però non si rendono conto che Romeo è in compagnia di due carabinieri. "Che vuole fare, professore, ci vuole denunciare?". A questo punto sono bloccati e denunciati a piede libero.

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giovedì 8 maggio 2008

Anche sui libri troviamo che "Messina is not Sicily"

A questo link http://books.google.it/books?id=tNfhPr3g3JEC&pg=PA247&lpg=PA247&dq=%22messina+is+not+sicily%22&source=web&ots=L2mM0gdlgm&sig=nzWgFz5f9THvTYiVTqsE2lZKOQQ&hl=it troverete "The Dublin University Magazine: A Literary and Political Journal" in lingua inglese in cui a pg 247 si dice esplicitamente che "Messina is not Sicily, though Palermo, in some measure is. "Anche nel 1860 si parlava di Messina come città non siciliana.

sabato 3 maggio 2008

Un'altro sfregio su Messina.Vergognosa scritta "W la Mafia" all'uscita dell'autostrada


Da quasi due mesi all'incrocio con "Boccetta" , proprio di fronte l'Istituto scientifico "Archimede", campeggia una vergognosa scritta "W LA MAFIA" in rosso. Secondo me è paradigmatico che la scritta sia stata effettuata con spray rosso vicino all'autostrada. Ciò è magari uno sfregio vergognoso di qualche "non messinese" ,di passaggio, che vuole far apparire Messina come una città mafiosa. Stupisce però che gli amministratori temporanei della città di Messina non l'abbiano cancellata nel frattempo. Speriamo lo facciano al più presto al fine di evitare che una città, chiamata appunto "babba" per la sua quasi immunità dal fenomeno mafioso, ma "infettata" negli ultimi decennni dalla mafia esterna delle città siciliane, continui a subire lo sfregio dei "non messinesi".

giovedì 1 maggio 2008

Anche nel famoso libro "Storia della Mafia" nessun accenno a Messina mafiosa

Se prendete il libro "Storia della Mafia" di Giuseppe Carlo Marino noterete che la parola Messina è citata esattamente 7 volte (quante volte è citata Milano) e mai in connessione a fatti mafiosi. Palermo è citata per almeno metà del libro e quindi circa 60,70 volte (e sempre come avanguardia di fatti mafiosi). Ma dove è nata la mafia? A pagina 44 di questo libro si leggono delle affermazioni del Conte Rasponi , prefetto di Palermo durante il periodo della Destra Storica, poco dopo l'unificazione, per cui "i centri principali della mafia sono Palermo, Monreale, Partinico, Misilmeri, Termini, Montemaggiore, Mezzojuso, Corleone, Palazzo Adriano, Prizzi, Cefalù, San Lauro, Polizzi e le due Petralie.......". Come vedete anche allora a Messina nessun accenno. Messina che poi purtroppo è stata infettata dalla mafia proveniente dalle città siciliane.

A Messina città nessun collegamento con Cosa Nostra

A pg 181 del libro "Senza corona e senza scorta" Quarto rapporto sull'economia della provincia di Messina (2007) si legge anche che "la criminalità organizzata del capoluogo [............. ]non appare possedere allo stato delle conoscenze rapporti di stretto collegamento con associazioni mafiose tradizionali siciliane come Cosa Nostra , come invece emerge nella provincia"